Il rugby domestico post-lockdown è ripartito dalla città dei fiori e della musica; è ripartito dall’aspirazione mai sopita del Valorugby-Emilia a diventare “la migliore società d’Italia” e dall’entusiasmo del Monaco, neopromosso in Federal 3 e coraggioso sfidante di giornata.
È stato un impianto di Pian di Poma rigorosamente a porte chiuse a far da cornice alla partita-evento per il decennale del Sanremo Rugby, che ha visto imporsi la formazione italiana per 45-7 al termine di 60’ vissuti con l’obiettivo di tener sempre vivo l’ovale e giocare il massimo tempo effettivo possibile.
Sotto gli occhi dell’head coach Roberto Manghi e del suo staff (in primis di Jacques Brunel, ex c.t. di Italia e Francia), il Valorugby ha visto andare in meta tre volte, in sequenza, uno dei pezzi pregiati del suo mercato, quell’Angelo Leaupepe strappato al Petrarca Padova e confermatosi anche oggi l’ala più elusiva del Top12.
Buone indicazioni, però, anche per il Monaco di Luciano Orquera (ex mediano d’apertura azzurro con 48 presenze e 154 punti nel carniere) e del pilone prodotto del settore giovanile matuziano Federico Piana: l’attitudine, il coraggio di giocare anche dai propri 22 e l’efficacia di alcune combinazioni fanno pensare a un team che venderà cara la pelle nella nuova categoria.
C’è stata partita solo nei primi dieci minuti, quando al primo buco al largo con tuffo in meta di Costella, ha risposto Parcheminer distendendosi sotto i pali dopo un azione insistita di pick&go degli avanti nei pressi della bandierina. Ma quel che conta, per entrambe le squadre, è aver cominciato a togliere ruggine dagli ingranaggi e a oliarli in vista dei rispettivi impegni.
E per il Valorugby Emilia, il cui obiettivo è diventare società-leader in Italia con vista sullo scudetto, è stata assolutamente buona la prima.